GOVERNO NON FIRMI IL PIANO AdR SULL’ AEROPORTO di CIAMPINO

I comitati protestano davanti alla sede dell’Enac

Questa mattina Cinecittà bene comune ha preso parte alla mobilitazione indetta
dal Comitato per la riduzione dell’ impatto ambientale dell’aeroporto di
Ciampino che si è svolta davanti alla sede del’Enac.
Anche il terrtorio del X Municipio è particolarmente colpito dai rischi e
dagli effetti nocivi prodotti dal aeroporto proprio pechè sito nel cono di
atterraggio degli aerei.
Con l’ insediamento del Governo Monti si è aperta una nuova fase di
incremeno del traffico aereo. Il Ministero dei tasporti è in procinto di
firmare un nuovo accordo con Enac che prevede un aumento fino a 400 mila
passeggeri all’ anno, che si vanno ad aggiungere ad una situazione già
insostenibile.
Abbiamo ribadito alle istituzioni di ogni livello che c’è biogno di
un’immediata riduzione dei voli fino ad un massimo di 61 spostamenti
giornalieri, così come prevede la legge.
E’ stato ottenuto un incontro,che si è risolto in un nulla di fatto, con una
delegazione dei comitati e i rappresentanti dell’enac i quali hanno quasi
rifiutato di ascoltare ler ragioni e le problematiche dei cittadini.
Cinecittà bene comune insiste su un’altra idea di città che tenga conto della
sostenibilità ambientale e della salute dei cittadini in contrapposizione a
quelle che sono state le scelte dell’amministraione capitolina che di questo
problema non vuole farsene carico.
Cinecittà Bene Comune
30/05/12

TENIAMO SOTTOCCHIO IL BILANCIO DISASTROSO DELLA GIUNTA ALEMANNO

MOBILITIAMOCI CONTRO I TAGLI AI SERVIZI, L’AUMENTO DELLE TASSE, LA PRIVATIZZAZIONE ULTERIORE DI ACEA

Le prossime settimane saranno cruciali per la città di Roma. E’ in discussione infatti, il bilancio del Comune di Roma firmato Alemanno. Un provvedimento che se approvatoconfermerebbe quell’assenza di progettualità che i romani vivono sulla pelle da quattro anni. Per la portata della manovra a base di tasse e tagli per le famiglie è indispensabile seguire da vicino quanto in questi giorni si deciderà e gli effetti senza precedenti che si verificheranno anche sul nostro territorio in termini di eliminazione di servizi e diritti.

Cinecittà Bene Comune ritiene fondamentale dare ai cittadini tutti gli strumenti possibili per conoscere la portata reale di questo bilancio e fornire ai cittadini uno spazio di discussione per costruire un’alternativa credibile a partire dal territorio in cui si vive.

Roma dovrà affrontare una manovra d’aula di circa 730 milioni di euro a causa dei minori trasferimenti statali e regionali. E allora il comune punta a far cassa con le tasse, l’Imu su tutte. Ma non finisce qui: si parla di stipendi a rischio e difficoltà di cassa già a partire da settembre. E se gli stipendi non si possono pagare, come ha recentemente affermato dal sindaco, allora tutto è lecito, anche vendere un pezzo di Acea attraverso la delibera 32 fregandosene dei risultati referendari sull’acqua bene comune o aumentare il costo dei mezzi del trasporto pubblico.

Anziché andare ad esaminare cosa non va nella gestione delle società municipalizzate si preferisce avviare un piano di vendita ai privati. Eppure, da una razionalizzazione delle spese e da una revisione delle politiche aziendali si potrebbe far molto per ridurre il disavanzo. Così come si potrebbero reperire le risorse mancanti con il taglio degli sprechi di una politica nefasta e clientelare.

Poi ci sono i tagli: 66,63 milioni in meno per i servizi, di cui 21 milioni in meno per il sociale e assistenza abitativa; 6,37 milioni in meno alla cultura, 1,38 milioni per lo sviluppo economico. Cifre e strategie che meriterebbero una profonda indagine. Infatti, non c’è alcun investimento importante sulla città, e in più una parte consistente della spesa del comune viene impiegata per il pagamento degli interessi sul debito.

Manca una politica seria per affrontare l’emergenza abitativa in una città dove crescono in maniera esponenziale gli sfratti per morosità. Il vero dato è che Alemanno non è in grado di governare la città: aveva promesso 30 mila case ma le liste di attesa scoppiano come non si era mai visto.
In un momento di crisi mentre si investono appena 30 mln per lo sviluppo economico si decide di tagliare per oltre 90 mln le già ridotte spese per asili nido, sociale, istruzione, sport e cultura.

Anche i servizi erogati dal nostro municipio saranno sotto attacco riducendo l’accessibilità e la capacità di dare risposte a bisogni sociali crescenti, per questo chiameremo all’appello gli esponenti municipali delle istituzioni per esprimere il livello di allarme e di preoccupazione che questo bilancio annuncia in termini di azzeramento.

Vi invitiamo quindi a partecipare alle mobilitazioni che stiamo programmando.

GIOVEDI’31 MAGGIO ALLE ORE 18 PRESSO LARGO APPIO CLAUDIO VOLANTINAGGIO E ASSEMBLEA PUBBLICA

Interverranno:
Il Presidente del Municipio X Sandro Medici ,l’assessore al bilancio Massimo De Simoni, il Comitato Romano Acqua Pubblica.
Abbiamo invitato ad intervenire le associazioni del terzo settore e i sindacati CGIL Roma-Sud , i precari della scuola e l’USB.

CINECITTA’ BENE COMUNE

LA SCUOLA NON SI SVENDE

A S S E M B L E A P U B B L I C A

VENERDI’ 11 MAGGIO ORE 17.00

ISTITUTO J. PIAGET Via M. F. Nobiliore 79/A

LA SCUOLA NON SI SVENDE

Costruiamo insieme l’assemblea pubblica della scuola all’Istituto J. Piaget

CinecittàBeneComune torna con forza a parlare di scuola, e questa volta lo fa lanciando un appello per la costruzione di un’assemblea pubblica, che continui e approfondisca il lavoro iniziato durante la prima assemblea all’Istituto Piaget e con l’occupazione della Città Educativa.

Cambiamo i governi, cambiano i ministri, ma noi osserviamo che le scuole e tutti i servizi educativi del nostro territorio continuano a subire un pesante attacco, che sta portando ad un drastico peggioramento delle condizioni di studio, di lavoro e dell’intera proposta formativa. Dai nidi comunali attraversando tutte le scuole di ogni ordine e grado, il governo e gli enti locali persistono in politiche dissennate, tagliando le risorse destinate alla formazione.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: il taglio di 150.000 tra insegnanti e personale ata ha portato a classi accorpate, smembrate e sovraffollate, nonché all’eliminazione delle copresenze e del tempo pieno con grave danno per la didattica e la sicurezza; il taglio al fondo d’istituto sta portando alla soppressione dei laboratori, delle biblioteche, delle aule video e all’impoverimento dell’intera proposta formativa; l’aumento del contributo obbligatorio grava sulle famiglie già alle prese con la crisi; la messa a disposizione di posti finti con i TFA (tirocini) senza un piano di investimenti rischia di alimentare nocive guerre tra precari; e ancora, la recentissima proposta di legge sull’autonomia apre le porte ai privati e sconvolge il governo delle scuole riducendo la rappresentanza docente e studentesca. I famigerati test Invalsi, oltre a minacciare la libertà d’insegnamento, spingeranno sempre di più gli istituti verso una competizione sfrenata e legittimeranno ulteriori tagli alle scuole e al personale.

Anche le istituzioni di prossimità non sono state in grado e, in molti casi, non hanno voluto porre un argine alle politiche governative. E’ allarmante, infatti che, per il nuovo anno scolastico, il Comune di Roma non abbia ancora provveduto a finanziare il prezioso servizio degli operatori AEC (assistenti educativi culturali); essi, insieme agli insegnanti di sostegno (anch’essi drasticamente ridotti), contribuiscono al diritto allo studio e all’assistenza dei bambini e degli studenti disabili, e questo compito ci spinge a chiedere non un generico stanziamento di fondi ma l’assunzione di tutti i lavoratori. Il blocco della legge 29, poi, con la mancata erogazione dei sussidi didattici strumenti essenziali per lo studio e la formazione, ha peggiorato ulteriormente le condizioni degli studenti disabili. Inoltre, il pesante taglio che ha subito il municipio per quanto riguarda la manutenzione degli edifici scolastici ci restituisce una situazione nella quale molte scuole versano in condizione di degrado e pericolosità. Preoccupante è anche la situazione degli asili nido comunali; se con la mobilitazione abbiamo difeso il nido di via Filippo Serafini dalla vendita ai privati, questa volta sono la scuola materna “Bambini del mondo” e il nido di via Luscino ad essere minacciati, quest’ultimo già più volte chiuso: un “regalo” della Regione che con la normativa maldestra che taglia le cubature dei nidi e gli organici, anche in questo caso, ci fa avvertire “profumo” della speculazione dei privati. Riguardo l’utilizzo della Città Educativa, portiamo avanti la richiesta per la sua riqualificazione e rivendichiamo l’apertura di un liceo classico per nuove opportunità.

La scenario così descritto, però, non ci impedisce di guardare oltre; siamo convinti che, a partire anche da questo municipio e fondendo diverse esperienze di lotta, dai comitati di quartiere ai movimenti della scuola fino alle forze sindacali, possiamo rimettere l’istruzione al centro del dibattito politico e lanciare insieme nuove e più efficaci forme di mobilitazione.

A S S E M B L E A P U B B L I C A

VENERDI’ 11 MAGGIO ORE 17.00

ISTITUTO J. PIAGET Via M. F. Nobiliore 79/A

CINECITTA’ BENE COMUNE