il 6 dicembre nella città di Roma è avvenuto un fatto mai accaduto prima, in un solo giorno tutti i movimenti per il diritto all’abitare in modo coordinato e complice hanno occupato – con circa 800 famiglie – 8 palazzi appartenenti a quell’invenduto e sfitto spesso nominato nel parlare di crisi e mancata programmazione urbanistica e abitativa. In un giorno, la sinergia creata da lavoratori e precari – la Fiom in questo caso – , dagli studenti medi e universitari – che si battono per il diritto al futuro -, e dai movimenti per il diritto all’abitare – che è welfare e reddito indiretto -, ha ristabilito quali sono le necessità di questo paese e di questa città.
Di fatto, quindi, i movimenti si sono sostituiti alle istituzioni dando risposta alla domanda espressa e mai ascoltata posta da migliaia di cittadini romani, un fatto epocale potremmo dire, il movimento che si fa Istituzione Sociale, il tutto avvenuto nel silenzio assordante della politica e dei media. Questo silenzio della politica ha creato in questi giorni una situazione paradossale: 4 sgomberi di altrettante palazzine a Ponte di Nona, circa 150 famiglie in mezzo alla strada e nessun organo del Comune di Roma si è posto il problema di dove avrebbero dormito la notte stessa!! La logica della speculazione e del profitto sembra vincere ancora una volta sulle necessità e i bisogni degli abitanti di Roma. Del resto il periodo scelto per l’assegnazione dal basso delle case vuote non è stato casuale, infatti proprio in questi giorni il Campidoglio si appresta a discutere e votare ben 64 Delibere, proposte da Alemanno e dalla sua Giunta, che tentano il nuovo sacco di Roma: migliaia di ettari di verde e suolo agricolo verranno regalati ai costruttori per speculazioni e nuovi affari. La questione riguarda da vicino il territorio di Cinecittà, infatti una delle delibere in discussioni ha come oggetto il quartiere di Romanina, già martoriato da precedenti interventi, e che vedrà aggiungersi altre tonnellate di cemento e milioni di mc. in deroga al piano regolatore, senza alcuna programmazione di servizi e trasporti adeguati. Occorre una nuova sinergia tra tutti coloro che si occupano di ambiente, mobilità, urbanistica e diritto all’abitare per costruire insieme il programma di governo della prossima giunta municipale, per una città sostenibile per chi la abita e fermare gli interessi e le connivenze tra politica e costruttori che sono la vera piaga di questa città. Sono invitati ad intervenire: Cinecittàbenecomune |